Immersi nel verde incontaminato, sono ancora visibili i ruderi dell’eremo di Morimondo, già attestato all’inizio del XIII secolo, e sede di una comunità ascetica che praticava la regola di San Pier Damiani.
L'edificio sacro, scelto come luogo di sepoltura da molti Brancaleoni, sorgeva a ridosso del torrente, ancor oggi detto Fosso dell’Eremo; decadde a partire dal XVII secolo e fu sconsacrato all’inizio del XIX secolo.